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I consider the 1979-1989 decade (with the addition of "Fronte del palco", 1990) almost completely unassailable. It is the best Vasco, the truly rock one capable of ranging from totally surprising albums like "Non siamo mica gli americani" (1979), where he filters genres and moods of a generation (his own), to more conventional but extremely effective works like "C'è chi dice no" (1987). My heart's album is "Liberi Liberi" (1989), his peak. And then there's "Bollicine," which, on the other hand, I've never been able to digest those bubbles.
Rolling Stone, those funny "cazzoni," years ago chose it as the best Italian album of all time. There's some truth and much falsehood. For example, his previous work, "Vado al massimo" (1982), I find to be a (semi)masterpiece, but "Bollicine" seems like a step (or even two) backwards, and of the '80s, I find it his weakest, or at least the one that has withstood the test of time the least, despite being his most well-known and the best-selling of that decade. A generation of twenty-somethings (he was already over 30) finds him at Sanremo singing about escapes to Mexico, and the following year shouting about pleading for a reckless life, filled with sleepless nights, moments on the edge, and then everyone at Roxy Bar, or maybe not. Struck by such a quirky character, the Vasco-mania erupts, and everyone runs to buy the record. It's 1983, and the not-yet Mister Rossi, but just Vasco, becomes a socio-cultural phenomenon, totally opposite to what Jova would be a few years later. The former, a crazy person dedicated to a life on the edge; the latter, the good boy who, hey, "Vasco io non ci casco" and "Se ti droghi sei una testa di cazzo," and therefore, in hindsight, one could say, according to Jova, Vasco was a "testa di cazzo."
"[...] The nation becomes aware of him, and thousands of young people are pierced by one of the ten fundamental tracks of Italian music" (Paolo Madeddu)
I don't know if "Vita spericolata" is one of the ten fundamental tracks of Italian music (if I have to answer, with a gun to my head, I'd say no), but it's certain that "Bollicine" is that track; everything revolves around that and the title track, a sort of mockery of the commercials of the time with the Coca-Cola game (which sent thrilled girls into ecstasy who didn't even get high, but wow, how cool to listen to someone who disrupts the bigoted nation by talking about cocaine). The track, however, is beautiful, it's fun, it's played just as well, and even today, it is (re)listened to with pleasure. Besides, if it isn't the manifesto of Vasco's youthful spirit (that remains, and always will be, "Siamo solo noi"), it's close.
The rest is, alas, ballast. But true ballast. Yes, I know, there's "Una canzone per te," but Dodi Battaglia's soft guitar never convinced me (in "Toffee," yes, but also in "Va bene, va bene così"), here it feels like something out of place, an slow pause in a record that shouldn't, or doesn't want to, be. Then there are the little provocations of "Portatemi Dio," and two tracks that are truly pure fillers, "Ultimo domicilio conosciuto" and "Mi piaci perché," which end up forgotten and that's where they rightly belong. A moment of glory with "Giocala," but, given the structure and lyrics, it's too, too, too (shall I go on?) long.
Bho, maybe I'm the strange one, but it's as if he got two tracks right, well done, and wanted to build something around them that he couldn't create. If you listen to his previous work, you'll find lots of things, from the (beautiful) romantic nuances of "Canzone" to the manic moments of "Sono ancora in coma," from the swaying reggae of "Splendida giornata" to the rocking vibes of "Credi davvero." A variety of genres, let's say. Not in this album, and it's strange given that at that time, Vasco seemed to enjoy shuffling the deck quite a bit. It remains an album well played, but thanks, see who he was carrying with him at the time, but, in my opinion, very disappointing.
Alright then, I'm going to drink a Coke. Cola, that is, it's 30 degrees here.
Tracklist Lyrics and Videos
01 Bollicine (05:40)
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Radio, superstereoradio
Coca cola, coca cola
Coca cola, coca cola
Coca cola, coca cola
Bevi la coca cola che ti fa bene
Bevi la coca cola che ti fa digerire
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
Coca cola si, coca cola me mi fa morire
Coca cola si, coca cola a me mi fa impazzire
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
Piccolo spazio pubblicit�
Piccolo spazio pubblicit�
L'angolo della posta
Piccolo spazio pubblicit�
Radio, superstereoradio
Coca cola, coca cola
Coca cola, coca cola
Coca cola, coca cola
Coca cola chi
Coca cola chi vespa mangia le mele
Coca cola chi
Coca chi non vespa pi� e si fa le pere
Con tutte quelle tutte quelle medicine
Io la coca cola me la porto a scuola
Coca cola si, coca cola, coca, casa e chiesa
Con tutte quelle tutte quelle bollicine
Coca cola, e sei protagonista
Coca cola, per l'uomo che non deve chiedere mai!
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
Coca cosa? Coca cola!
Coca cola! E sai cosa bevi
Con tutte quelle tutte quelle bollicine
Io la coca cola me la porto a scuola
Coca cola si, coca cola, coca, casa e chiesa
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
02 Una canzone per te (03:15)
Una canzone per te
non te l'aspettavi eh!
invece eccola qua
come mi è venuta
e chi lo sa
le mie canzoni nascono da sole
vengono fuori già con le parole
Una canzone per te
e non ci credi eh!
sorridi e abbassi gli occhi
un istante
e dici "non credo di essere
così importante"
ma dici una bugia
e infatti scappi via
Una canzone per te
come non è vero sei te!
ma tu non ti ci riconosci neanche
lei è troppo chiara
e tu sei già troppo grande
e io continuo a parlare di te
ma chissà pure perché
Ma le canzoni
son come i fiori
nascon da sole
e sono come i sogni
e a noi non resta
che scriverle in fretta
perché poi svaniscono
e non si ricordano più
03 Portatemi Dio (03:22)
Metteteci Dio
sul banco degli imputati
metteteci Dio
e giudicate anche lui... con noi
e difendetelo voi... voi
"buoni cristiani"!
Portatemi Dio
lo voglio vedere
portatemi Dio
gli devo parlare
gli voglio raccontare
di una vita che ho vissuto
e che non ho capito
a cosa è servito
che cos'è cambiato
anzi
e adesso cosa ho guadagnato
adesso voglio esser pagato!!!
Portatemi Dio!
04 Vita spericolata (04:46)
Voglio una vita maleducata
Di quelle vite fatte, fatte cos�
Voglio una vita che se ne frega
Che se ne frega di tutto, si
Voglio una vita che non � mai tardi
Di quelle che non dormo mai
Voglio una vita di quelle che non si sa mai
E poi ci troveremo come le star
A bere del whisky al Roxy bar
O forse non ci incontreremo mai
Ognuno a rincorrere i suoi guai
Ognuno col suo viaggio
Ognuno diverso
E ognuno in fondo perso
Dentro i fatti suoi
Voglio una vita spericolata
Voglio una vita come quelle dei film
Voglio una vita esagerata
Voglio una vita come Steve McQueen
Voglio una vita che non � mai tardi
Di quelle che non dormi mai
Voglio una vita, la voglio piena di guai
E poi ci troveremo come le star
A bere del whisky al Roxy bar
Oppure non ci incontreremo mai
Ognuno a rincorrere i suoi guai
Ognuno col suo viaggio
Ognuno diverso
E ognuno in fondo perso
Dentro i fatti suoi
Voglio una vita maleducata
Di quelle vite fatte cos�
Voglio una vita che se ne frega
Che se ne frega di tutto, si
Voglio una vita che non � mai tardi
Di quelle che non dormi mai
Voglio una vita
Vedrai che vita, vedrai
E poi ci troveremo come le star
A bere del whisky al Roxy bar
O forse non ci incontreremo mai
Ognuno a rincorrere i suoi guai
E poi ci troveremo come le star
A bere del whisky al Roxy bar
O forse non ci incontreremo mai
Ognuno a rincorrere i suoi guai
Voglio una vita spericolata
Voglio una vita come quelle dei film
Voglio una vita esagerata
Voglio una vita come Steve McQueen
Voglio una vita maleducata
Di quelle vite fatte, fatte cos�
Voglio una vita che se ne frega
Che se ne frega di tutto, si
05 Deviazioni (04:39)
Quante deviazioni hai
quante deviazioni hai
quante deviazioni hai
E non mi dire che sei puro come un giglio
che sei un padre e che c'hai un figlio
credi che basti avere un figlio per essere un uomo
e non un coniglio?
Quante deviazioni hai
quante deviazioni hai
quante deviazioni hai
quante deviazioni hai ?
quante dai, non dirmi che non ce n'hai!!!!
Non mi vorrai far credere che
una deviazione neanche
E' sicuramente così....
Quante volte, quante volte dai
l'hai pensato
a me lo puoi dire dai.....
mica ti voglio fare del male sai
Quante deviazioni hai....
Quante deviazioni hai?
quante deviazioni hai
quante deviazioni hai
quante deviazioni hai
quante dai
non dirmi che non ce n'hai
E non mi dire che sei puro come un giglio
che sei un padre e che c'hai un figlio
credi che basti avere un figlio per essere un uomo
e non un coniglio?
Quante deviazioni hai...
quante deviazioni hai..
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Other reviews
By silverblasco
With Bollicine, Vasco forcefully enters the ranks of the big names in Italian music.
Bollicine is one of Blasco’s best albums: aggressive, transgressive, and romantic!!!
By primiballi
For many, this is the last noteworthy Vasco. The spiritual testament of the early period, the rock-singer-songwriter period, the true one.
Even the most zealous critics of Vasco have never been able to answer with elegant clarity a simple question, 'where did Vasco get tracks like "fegato spappolato," "giocala," or "siamo solo noi"?'
By panama
I want to remember you when you had ideas and not like now when you get on stage like the circus animal you’ve become.
Bollicine... few songs, only 8, but made with the desire to be a NUISANCE, listen to PORTATEMI DIO or DEVIAZIONI and then, like in summer games, spot the differences.
By DEMIAN
Vasco, in 1983... released his consecration as a rockstar: 'Bollicine'.
'Vita spericolata' remains an example of a 'cursed' text that fits perfectly on deep and enveloping music.
