A soul from purgatory lamenting and mumbling words turned into music: that was my preconceived notion of Carmen Consoli. Until I was advised to listen to the song “Signor Tentenna” and, as is my habit, I preferred to listen to the entire album “Eva contro Eva” (what a beautiful title).
At first listen, it was love at first sight. From the Carmen I learned to know, the one who used to release rock albums, like the beautiful “Mediamente isterica”, to this new Carmen, there is a gulf of growth. In this new and beautiful album, she seems “stripped of all falsity”, she seems to have shed what was increasingly becoming a mask over time: the rock singer, the Mediterranean punkette, as she was also called.
With that mask removed, a new Carmen was born, a mature singer-songwriter, a Cantantessa who never forgets her origins, a Cantantessa who has nothing left but to sing because she has understood that her song is “rain upon the wet, a sandcastle that will leave neither infamy nor praise, a fight against windmills,” as she rightly states in “Mulini a vento,” a beautiful track from “L’eccezione.” Therefore, we find music that does not want to criticize, propose, or deceive, but to narrate not only the evils of society but, as the author herself states, also “the victims of our society.”
And she does so in ten little pearls, excellently written as usual (the wordplay and the use of their musicality are admirable) and woven with an interesting intellectualism, but, above all, beautifully arranged with a Mediterranean musicality, warm and enveloping (one should recall the use of instruments from ancient Sicilian tradition), yet at the same time suffused with melancholy.
Unique voice, superb lyrics, versatile musicality: emotion! Undoubtedly one of the most fascinating artists of today's Italian scene, and beyond…
Tracklist Lyrics and Videos
06 Preghiera in gola (03:54)
La si vedeva ogni mattina
col suo cappotto verde e delle eccentriche scarpe rosse
da quasi 20 anni alla finestra con il rosario al petto e una preghiera in gola
la si vedeva ogni mattina andare in contro all'uomo della posta e tornare delusa
da quasi 20 anni nell'attesa di una notizia possiam chiamare dolorosa
sembrava fosse giunto un angelo a farle visita
aveva occhi grandi e un corteo di nuvole
contornava enormi ali bianche
nell'impetuoso fluire del tempo
nutriva la speranza che tornasse quel figlio disperso al fronte
nei pomeriggi dalla sua finestra
fissava un punto conteso
tra idillio e noia
sembrava fosse giunto un angelo a farle visita
aveva occhi grande e un corteo di nuvole
contornava enormi ali bianche
celestiale sembianze
intensi occhi grandi custodi di un addio
sembrava fosse giunto un angelo
a farle visita aveva occhi grandi e un corteo di nuvole
contornava enormi ali bianche
celestiale sembianze
intensi occhi grandi custodi di un addio
custodi di un addio.
07 Piccolo Cesare (04:46)
La chiamano coscienza popolare
ed è una febbre insolita
offende la ragione ed alimenta ideali di uguaglianza
Non lascerò che questa orrenda epidemia contagi gli animi
diffonderò il terrore tra il mio popolo
e brandirò il mio scettro contro ogni ritrosia
La notte guarda e non consiglia
trascina sgomento ed ingombranti ore
un buio cieco come rabbia come agonia
Sua maestà cerca quiete tra i guanciali di seta
cerca il sonno dei giusti tra marmi preziosi e soffitti affrescati
cerca un’oasi di pace per l’anima.
Non lascerò a questa indomita plebaglia via di scampo
il cane che ha già morso il padrone
di certo un giorno o l’altro proverà a rifarlo
La notte è un precipitare senza appiglio
l’attrito stridente di incubi e rimorsi
un vuoto d’aria e di speranza, di lucidità
Sua maestà cerca quiete tra i guanciali di seta
cerca il sonno dei giusti tra marmi preziosi e soffitti affrescati
cerca un’oasi di pace per l’anima così distante da dimenticare
la maniera brutale con cui ha preteso devota obbedienza
Sua maestà cerca quiete tra i guanciali di seta
ma il riposo dei giusti è dominio di un regno chiamato coscienza
scenderà a compromessi con il buon Dio
ricoprirai altari di diamanti
otterrà l’indulgenza e la facoltà di ribaltare il senso dei comandamenti
08 Madre Terra (03:54)
Più che mai
cullami e avvolgimi
con un caldo abbraccio
Più che mai
parlami nutrimi
madre terra
...
Più che mai
cullami e avvolgimi
con un caldo abbraccio
Più che mai
parlami nutrimi
madre terra
Le caldi notti di agosto
talvolta indossano un sorriso esotico
di un Africa gioiosa ed intensa
violata abusata ed offesa Materna e fiera
Più che mai
cullami e avvolgimi
con un caldo abbraccio
Più che mai
parlami nutrimi
madre terra
09 Signor Tentenna (04:33)
Carissimo signor Tentenna
non è facile assumersi il rischio di una scelta
e servirsi addirittura di parole proprie,
mimetizzarsi e vivere di luce riflessa
in fondo ad acque torbide
tra miseri inganni e menzogne,
complessi di inferiorità,
ingombranti manie di grandezza.
Signor Tentenna non è motivo di vergogna
il non saper centrare alcun bersaglio,
l'aver mancato l'ennesimo colpo irrimediabilmente.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti,
ingurgita ignoti dolori
ed elevate dosi di calmanti.
E' ormai consuetudine, Signor Tentenna,
perdersi d'animo, non essere all'altezza
delle proprie ambizioni
e sgomitare per distinguersi dal branco.
L'ignoranza è un non trascurabile complesso,
una voragine, la si può occultare nel silenzio
scansando il pericolo di un mite confronto diretto.
Signor Tentenna non è motivo di vergogna
il non poter vantare alcun talento,
l'aver rincorso l'ennesimo treno inutilmente.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti
e in fondo non ha tutti i torti
e non è affatto un caso se
amanti, amici e sogni si dileguano,
il cane sul balcone aspetta da mesi
il privilegio di una passeggiata
eppure la sera fedelmente esulta
al tuo rientro.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti
e in fondo non ha tutti i torti
e non è affatto un caso se
amanti, amici e sogni si dileguano,
il cane sul balcone aspetta da mesi
il privilegio di una carezza
e intanto tua figlia ti chiede
perchè mai sia così misera la vita.
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Other reviews
By alaindelon
Of these feeble, bland ten songs of an album that is to be forgotten tout court, little is salvageable.
Carmen, rest in peace.
By desade
Carmen Consoli has now entered the category of artists appreciated by critics and completely misunderstood by much of the public.
The descriptions of the souls that populate these texts are vivid and the 'Cantantessa' almost forces you to become attached to them as if they were part of our individual realities.