Frankie in this album becomes commercial, meaning everyone hears him, everyone knows him, everyone will listen to him and remember him for "Quelli che Benpensano". Our friend today needs no further introduction, even though he has a glorious past with rap battles since 1990. This is indeed a great album where Frankie returns with his twisted, frictioned metric, simply full of words, intellectually superior to any pseudo-Italian rapper. If I had to compare him to someone really interesting, I would place him alongside Aesop Rock, firstly for his political commitment, especially in the early songs reminiscent of "Float"; secondly, for his unmistakable flow, you recognize him immediately once you hear him, just like his Def Jux colleague. "Giu Le Mani Da Caino" is a beautiful song, the skits are pleasant, but it is track number 8 that is the true masterpiece; "La Cattura" has a twisted beat full of scratches, a truly rare New York school masterpiece in Italian Rap.

Frankie is the best MC in everything but especially in lyrics, screw Bassi Maestro, step aside Fabri Fibra. Listen to it, it is a great snapshot of contemporary music created by one of the most creative minds in the circle. It is a splendid CD from start to finish. "Nudo, come un coleottero in cima a una forchetta aspetto ma il boia non ha fretta e intanto affila l'ascia, con l'angoscia che mi tiene sretto a se come una mantide gelosa del suo pasto...".

Grandiose Yo Rapresent But no need for Lessons!!

Tracklist Lyrics and Samples

01   Incipit (01:48)

02   Quelli che ben pensano (04:10)

03   Cubetti tricolori (01:14)

04   Accendimi.. (05:08)

05   Giù le mani da Caino (04:39)

06   Manovra a tenaglia (02:10)

07   Il beat come anestetico (03:36)

08   La cattura (03:04)

09   Area 51 (01:29)

10   Autodafè (04:01)

Prendo le distanze da me perché non voglio avere niente a cui spartire con me, da condividere con chi come me non fa nulla per correggersi : sono il mio nemico, il più acerrimo. Carceriere di me stesso con la chiave in tasca invoco libertà ma per adesso so che questa cella resterà sprangata a triplice mandata dall' interno : sono l'anima dannata messa a guardia del mio inferno. Reprimo ogni possibile "me", inflessibile, inarrestabile nel mio restare fermo immobile, segno i giorni scorrere sul calendario, faccio la vittima, il mandante ed il sicario.. Sono l'Uomo Nero che turbava i sogni quando li facevo, credevo di esser libero ma non mi conoscevo come adesso ed ego non mi absolvo neanche quando mi confesso dei peccati che ho commesso - e guido un autodafè - In cattiva compagnia soprattutto se sto solo, negativo come i G in una picchiata, prendo il volo, salgo, stallo e aspetto il peggio, che non sta nella caduta ma nell'atterraggio come dice Hubert. Malato immaginario più di quello di Molière, sono il mio gregario e mi comporto da Salieri e non chiedermi il perché, che come il Tethered quando perdo il filo poi non mi puoi più riprendere..
Caro amico non ti scrivo, non ti cerco e non ti chiamo mai, batti un colpo se ci sei e se stai ascoltandomi, strappami da questo mio torpore atarassico, mi son perso dentro un parco che è giurassico e non trovo vie d'uscita : vieni a prendermi o precipito, scivolo come Maximillian verso il buco nero del fastidio : nel tedio per me non c'è rimedio e me ne accorgo perché sono sotto assedio mentre tu mi fai l'embargo. Critico, m'arrampico su cattedre che non mi spettano e mi accorgo solo dopo un attimo che esagero : ma come al solito il danno fatto è irreparabile, la storia è irreversibile, la mia memoria è labile e lavabile.. Abito quest'ombra con contratto ad equo-canone pagando la pigione all'abitudine e prendendo l'eccezione come regola di vita : sto di casa a pianterreno e gioco a fare lo stilita.. Vago, divago, come il dr. Zivago io mi sbraccio e non mi vedi, cerco mani e spesso trovo piedi, cerco fumi e trovo lumi che mi bruciano, ed io so bene che le cicatrici restano. Carta, penna e poco più per stare a galla, nella testa il mio pensiero è come un ragno in una bolla : seduto in riva al fiume aspetta di veder passare il mio cadavere.. pazientemente...

11   Cali di tensione (04:21)

12   Note psichedeliche d'ambiente (01:34)

13   Fili (03:21)

14   Outcipit (00:47)

15   Ghost Track (La cattura) (02:12)

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Other reviews

By ZiOn

 La morte dei miracoli is indeed a disillusioned album, perhaps the most markedly hip-hop in the discography of Francesco Di Gesù.

 Quelli che benpensano is objectively difficult to describe a song that has fully entered the history of Italian music.