It was September 1990, we had the magical nights of the (disappointing) World Cup behind us, and everyone was humming a song that anyone over 25 should remember without trouble, the one by the Bennato/Nannini duo, which must have brought a little bad luck, given the results.
My corneas still hold the memory of the unwatchable videoclip where Giannissima reached her peaks, never to be replicated, of kitsch, and Bennato pretended to play the guitar "like a grater" as if he were in a black metal band. How can one forget all this? In my rescue came il Principe, not with a new album, but three, and all live. A quick tram ride brought me that Saturday afternoon from the Festa dell'Unità area to downtown Modena, where Fangareggi still is; there I evaluated the three cassette tapes (such nostalgia!), weighed the song titles, and opted to purchase "Catcher In The Sky". Even today, that cassette (later replaced by the CD) is the bearer of indelible memories... I see myself with glasses listening to "Il Signor Hood", marveled by the evocative power emitted by a man with his guitar and his unfathomable words... I remember the ogre and the legalized mafia, years before they actually appeared in double-breasted suits on TV... I remember the teacher rebuked by the students, and his "infinite logs"... I remember the cannon woman, in my opinion never, and never again, so beautiful... I remember Nino, who also hung his shoes on the peg but now laughs in the face of all the Moggi in the world... I remember Pasolini hovering over the lilies in the fields... I remember a ship heading towards its sad destiny to the rhythm of calypso... I remember Rubber Butt, sitting by the side of the road, crying for what America has become... It was September 1990, I was fifteen, and if someone had asked me who I wanted to become when I grew up, I would have answered "that gentleman with the sunglasses reflected in the mirror".
Tracklist Lyrics and Samples
06 Buonanotte fiorellino (04:04)
Buonanotte, buonanotte amore mio
buonanotte tra il telefono e il cielo
ti ringrazio per avermi stupito
e per avermi giurato che è vero
il granturco nei campi è maturo
ed ho tanto bisogno di te
la coperta è gelata e l'estate è finita
buonanotte, questa notte è per te
Buonanotte, buonanotte fiorellino
buonanotte tra le stelle e la stanza
per sognarti devo averti vicino
e vicino non è ancora abbastanza
ora un raggio di sole si è fermato
proprio sopra il mio biglietto scaduto
tra i tuoi fiocchi di neve e le tue foglie di tè
buonanotte, questa notte è per te
Buonanotte, buonanotte monetina
buonanotte tra il mare e la pioggia
la tristezza passerà domattina
e l'anello resterà sulla spiaggia
gli uccellini nel vento non si fanno mai male
hanno ali più grandi di me
e dall'alba al tramonto sono soli nel sole
buonanotte, questa notte è per te
10 Titanic (04:28)
La prima classe costa mille lire,
la seconda cento, la terza dolore e spavento.
E puzza di sudore dal boccaporto
e odore di mare morto.
Sior Capitano mi stia a sentire,
ho belle e pronte le mille lire,
in prima classe voglio viaggiare
su questo splendido mare.
Ci sta mia figlia che ha quindici anni ed a Parigi ha comprato un cappello,
se ci invitasse al suo tavolo a cena come sarebbe bello.
E con l'orchestra che ci accompagna con questi nuovi ritmi americani,
saluteremo la Gran Bretagna col bicchiere tra le mani
e con il ghiaccio dentro al bicchiere faremo un brindisi tintinnante
a questo viaggio davvero mondiale, a questa luna gigante.
Ma chi l'ha detto che in terza classe,
che in terza classe si viaggia male,
questa cuccetta sembra un letto a due piazze,
ci si sta meglio che in ospedale.
A noi cafoni ci hanno sempre chiamato
ma qui ci trattano da signori,
che quando piove si può star dentro
ma col bel tempo veniamo fuori.
Su questo mare nero come il petrolio ad ammirare questa luna metallo
e quando suonano le sirene ci sembra quasi che canti il gallo.
Ci sembra quasi che il ghiaccio che abbiamo nel cuore piano piano
si vada a squagliare in mezzo al fumo di questo vapore di questa vacanza in alto mare.
E gira gira gira gira l'elica e gira gira che piove e nevica,
per noi ragazzi di terza classe che per non morire si va in America.
E il marconista sulla sua torre,
le lunghe dita celesti nell'aria,
riceveva messaggi d'auguri
per questa crociera straordinaria.
E trasmetteva saluti e speranze
in quasi tutte le lingue del mondo,
comunicava tra Vienna e Chicago
in poco meno di un secondo.
E la ragazza di prima classe, innamorata del proprio cappello,
quando la sera lo vide ballare lo trovò subito molto bello.
Forse per via di quegli occhi di ghiaccio così difficili da evitare,
pensò "Magari con un pò di coraggio, prima dell'arrivo mi farò baciare".
E com'è bella la vita stasera, tra l'amore che tira e un padre che predica,
per noi ragazze di terza classe che per non sposarci si va in America,
per noi ragazze di terza classe che per non sposarci si va in America.
11 Bufalo Bill (05:18)
Il paese era molto giovane,
i soldati a cavallo era la sua difesa.
Il verde brillante della prateria
dimostrava in maniera lampante l'esistenza di Dio,
del Dio che progetta la frontiera e costruisce la ferrovia.
A quel tempo io ero un ragazzo
che giocava a ramino, fischiava alle donne.
Credulone e romantico, con due baffi da uomo.
Se avessi potuto scegliere tra la vita e la morte,
tra la vita e la morte, avrei scelto l'America.
Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi:
la locomotiva ha la strada segnata,
il bufalo può scartare di lato e cadere.
Questo decise la sorte del bufalo,
l'avvenire dei miei baffi e il mio mestiere.
Ora ti voglio dire: c'è chi uccide per rubare
e c'è chi uccide per amore,
il cacciatore uccide sempre per giocare,
io uccidevo per essere il migliore.
Mio padre guardiano di mucche,
mia madre una contadina.
Io, unico figlio biondo quasi come Gesù,
avevo pochi anni e vent'anni sembran pochi,
poi ti volti a guardarli e non li trovi più.
E mi ricordo infatti un pomeriggio triste,
io, col mio amico 'Culo di gomma', famoso meccanico,
sul ciglio di una strada a contemplare l'America,
diminuzione dei cavalli, aumento dell'ottimismo.
Mi presentarono i miei cinquant'anni
e un contratto col circo Paceebene
a girare l'Europa.
E firmai, col mio nome e firmai,
e il mio nome era Bufalo Bill.
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